L'artigianato “Made in Italy", ineguagliabile e riconosciuto a livello mondiale, si confronta attualmente con una complessa situazione senza precedenti ed in rapida trasformazione.
Storicamente, i principali fattori di rottura in questi contesti altamente creativi e ricchi di tradizione, erano: il cambiamento generazionale e la globalizzazione. Questi fattori di rottura sono attualmente sostituiti da: tecnologie innovative, dalla maggiore competenza dei consumatori e dalle nuove geometrie geopolitiche.
I produttori e i brand made in Italy che non si rinnoveranno, saranno incrinati (disrupted) nel breve termine, da uno dei seguenti cambiamenti di paradigma:
-Fattori tecnologici come l'intelligenza artificiale, la biotecnologia, la blockchain, la digitalizzazione industriale, CRISPR, l’up-cycling del lusso. Questi sono solo alcuni dei fattori inevitabili nell'immediato futuro.
-Matenere il passo con una competenza, senza precedenti, dei consumatori. Oggi, i consumatori si aspettano un autentico impegno dei brand verso i valori etico-ambientali, non solo come narrazione del brand, ma anche come parte integrante del DNA del marchio. Ed e' per questo che il fattore etico-ambientale è obbligatorio per mantenere i clienti “digital-first” sulla frontiera del digital land-grab.
-Il cambiamento delle politiche geopolitiche ha lasciato il posto a dazi più alti, on-shoring, micro fabbriche automatizzate, e la rivisitazione generale degli scambi.
1° Anno Accademico 2020/2021:
-La Resilienza della Sostenibilità nella Supply Chain: ISO 20400 e circular economy
-Innovazione e Tradizione dell’Alta Moda
-ONU e Istituzioni per la Sostenibilità: obietti SDG 2030 (Sustainable Development Goals)
-Consapevolezza del Consumatore: Carbon Footprint, GHG
-Digital Business Strategy per internazionalizzare il Made in Italy
- La Moda a Hollywood: Up-cycling del Lusso nel Cinema
2° Anno Accademico 2021/2022:
- Comunicazione Etica e Digital Fashion Media
-Tessuti Tecnologici: quando la Scienza incontra la Moda
-A.I.-Intelligenza Artificiale e Filiera Produttiva
-Finanza e Sostenibilità della Moda: international assett
-L’Aspetto Geopolitico Globale: inshoring post-pandemia
-Etica & Estetica: diversità e inclusione
Corso di Laurea Magistrale in
MODA SOSTENIBILE E ETICA DEL LUSSO- L’Innovazione Hi Tech.
Preside della Facoltà
Valeria Mangani
Nata a Johannesburg (Sudafrica), Valeria Mangani è bilingue italiano-inglese e parla anche francese. Si è formata accademicamente in Fashion Design nel 1987. Per sei anni è stata la vice Presidente di Altaroma SpA; azienda pubblica che gestisce l’alta moda italiana e dal 2000 da vita alla fashion week.
Dal 2008 al 2013 è la Direttrice Relazioni Esterne del Sindaco di Roma Capitale e a seguire la Direttrice Relazioni Istituzionali di IBAC-International Business Advisory Council, board capitanato da Sir Martin Sorrell (WPP).
Dal 2008 al 2010 è docente al Master per la Qualità della Vita per specializzandi presso la Facoltà di Medicina del Lavoro all’Università La Sapienza di Roma, con il corso “Smart Shirts- Tecnologia dei Tessuti in ambito lavorativo: Quando la Scienza incontra la Moda”.
Dal 2013 al 2014 è docente al Master di Comunicazione Interculturale del Turismo e della Moda, presso il Dipartimento di Lingue, Letteratura e Culture Straniere, Università RomaTre.
Nel corso di vent’anni pubblica dieci libri che la vedono autrice per la collana Natura & Salute, edita da Tecniche Nuove SpA, Milano, diventando la scrittrice best seller nel campo della diffusione della consapevolezza dell’essere, antesignana dell’odierna Mindfulness. Al centro del suo interesse risiede la protezione e il benessere dell’essere umano, per un’integrità fisica e culturale.
Negli ultimi due anni è la Delegata della International Women Alliance presso le istituzioni dell’ONU basate a Roma (FAO, IFAD e PAM). E’ in tale veste accreditata alla FAO per il Forum CSM-Meccanismo della Società Civile e il CFS-Comitato per la Sicurezza Alimentare. La International Women Alliance è la più antica ONG internazionale, fondata nel 1902, incorpora 41 organizzazioni membri coinvolte nella promozione dei diritti delle donne e del women empowerment; è riconosciuta e ha uno stato consultivo presso il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite e partecipa al Consiglio d’Europa, alla Lega Araba e l’Unione Africana.